La festa di S. Antonio Abate, patrono degli agricoltori

Una festa limitata dalle condizioni climatiche avverse è stata l'edizione 2014 della festa di S. Antonio Abate, nonché della festa degli agricoltori dei quali è il Santo Patrono, tenutasi questa mattina.

   La festa è iniziata con la messa delle 10:00 presso la chiesa parrocchiale di S. Nicolao partecipata, oltre che dagli agricoltori, dai fedeli che sono riusciti a sconfiggere la pioggia ed il freddo che questa mattina non hanno avuto paura di darsi da fare. Con i canti della corale, tutti i presenti hanno potuto scaldarsi e così facendo, come una vera comunità unita, si è arrivati al termine della messa carichi, pronti per sfidare il freddo e partecipare all'incanto delle offerte che è stato in piazza IV Novembre.

Matteo Ceresa mentre legge
la preghiera del coltivatore.
In secondo piano: a destra, gli
agricoltori in prima fila; a sinistra,
la statua di S. Antonio Abate.

L'incanto delle offerte non ha visto
la partecipazione di molta gente a
causa del clima avverso.

   La vivace conclusione della messa di questa mattina ha visto, dopo la comunione, la lettura da parte del Sindaco Matteo Ceresa della preghiera del coltivatore. Ha poi pregato chiedendo al Signore e a tutti i Santi di proteggere gli agricoltori. Dopo l'intervento di Ceresa è avvenuto il bacio alla reliquia del Santo e proprio in questo momento è successo qualcosa di speciale: mentre la corale cantava e la gente si schierava in fila indiana per prepararsi a baciare la reliquia, si sono sentiti tutti gli animali entrare nella chiesa parrocchiale. Una brillante ed ingegnosa idea di Padre Casimiro che, non potendo benedire gli animali a causa del maltempo, ha pensato bene di portare un sintetizzatore elettronico che imitava i versi degli animali.
   In piazza IV Novembre, come ho già detto prima, si è poi tenuto l'incanto delle offerte che ha chiuso la festosa mattinata.