"Ai crouan"
Propongo qui di seguito una poesia del maestro Natale Ciocca Vasino, dal titolo "Ai crouan" ("Cadono"), sottintendo che il soggetto siano le castagne. Dopo la versione originale in dialetto, trovate la versione tradotta in italiano. Buon divertimento!!!
Ai crouan
A y’in già maruu;
“Arsira ‘n Verzot
Y’o fai al- prim fruu”
Au temp dal- castagn
Magàra ‘nibià,
Au riva tich*y
àgn
E’l- porta ‘n bel uàgn.
Cum gh*iau e barsàc,
Pichit e ris-tei,
Magàra ‘rsé à pèrca
Ai nevan in cérca…
A Yeu e ‘n Lilìai
Ciaragn e piatér
‘Ntal- bond e se y’er.
Salvèeg, salvagogn
Da ‘n Chegh* a ‘n Tugàla;
Par fàn un curalo
As romp al- filon.
‘Ntal- pràa l’-era ros
Par via dal veent;
Int’un sànti àmen
L’era pina à barsàca.
“Ne gliè tom
à pela;
Sa se ubidiint
Ye fama al mundaai
Fe fuiag mataai”
As càrga ‘rse à grà.
Ant'à fàa sicaai
Sa t'yi cunsarvaai.
Chiy bii cicatogn
Che sànsa fà fiàma,
Ai fan al- brascon
Scaudend al- cason.
"Sum nach*ia a trujaai,
Pargh*iama 'l sacat;
As làs-ian fiacàr,
E' l-'ura 'd pis-tàr."
Si à pica 'l sacat
Cum forsa as batevan
E 'l ris-c as disuirevan.
'Na bela valàa
E l'-olba à neva fora
E 'l-castagn dai furch*iem
As dis-finansievan.
Cas-tagn, cas-tagn biaanc,
Parghiai par l-'invern,
Furch*iem da masnàr
Se a puat t'yi fàr.
Cadono
"Cadono, cadono",
Sono già mature;
"Ieri sera a Verzot
Ho fatto le prime lessate".
Il tempo delle castagne,
Magari con la nebbia,
Arriva tutti gli anni,
E porta un bel guadagno.
Con molle e bisaccia,
Martelletti e rastrelli,
Magari anche con la pertica
Andavano alla ricerca.
Precoci ed arboscelli,
A Yeu e Liliai,
Cerani e piater
Nelle vallette e sui dossi.
Selvatici, grossi selvatici
Da Cheggio a Togala;
Per raccoglierne una cesta
Si rompe la spina dorsale.
Nel prato era un rosseggiare
A causa del vento;
In un attimo
La bisaccia era piena.
"Andate a prendermi la padella;
Se sarete ubbidienti
Faremo le caldarroste.
Fate fuoco, ragazzi."
E a furia di bisacce
E' caricato anche il graticcio
Bisogna farle essicare
Se le vuoi conservare.
Quei bei ceppi
Che senza fare fiamma
Fanno una brace vigorosa
Scaldando il seccatoio.
"Sono andata a rimestrarle,
Prepariamo le sacchette
Si lasciano schiacciare;
E' l'ora di pestare."
E uno, e due, e tre;
Sul ceppo le sacchette
Si battevano con forza
E le bucce si aprivano.
Una bella ventilata
E la mondiglia se ne usciva
E le castagne dai piccoli resti
Si dividevano.
Castagne mondate
Per l'inverno preparate.
Minutaglia da macinare
Se vuoi il castagnaccio.
Cadono
"Cadono, cadono",
Sono già mature;
"Ieri sera a Verzot
Ho fatto le prime lessate".
Il tempo delle castagne,
Magari con la nebbia,
Arriva tutti gli anni,
E porta un bel guadagno.
Con molle e bisaccia,
Martelletti e rastrelli,
Magari anche con la pertica
Andavano alla ricerca.
Precoci ed arboscelli,
A Yeu e Liliai,
Cerani e piater
Nelle vallette e sui dossi.
Selvatici, grossi selvatici
Da Cheggio a Togala;
Per raccoglierne una cesta
Si rompe la spina dorsale.
Nel prato era un rosseggiare
A causa del vento;
In un attimo
La bisaccia era piena.
"Andate a prendermi la padella;
Se sarete ubbidienti
Faremo le caldarroste.
Fate fuoco, ragazzi."
E a furia di bisacce
E' caricato anche il graticcio
Bisogna farle essicare
Se le vuoi conservare.
Quei bei ceppi
Che senza fare fiamma
Fanno una brace vigorosa
Scaldando il seccatoio.
"Sono andata a rimestrarle,
Prepariamo le sacchette
Si lasciano schiacciare;
E' l'ora di pestare."
E uno, e due, e tre;
Sul ceppo le sacchette
Si battevano con forza
E le bucce si aprivano.
Una bella ventilata
E la mondiglia se ne usciva
E le castagne dai piccoli resti
Si dividevano.
Castagne mondate
Per l'inverno preparate.
Minutaglia da macinare
Se vuoi il castagnaccio.
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